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16 febbraio 2012

Brendon #83 - La zona morta

Il cavaliere di ventura che "opera" in una Inghilterra post-apocalisse atomica si trova ad affrontare una vicenda che vive di salti temporali continui tra il vecchio mondo (ossia la nostra epoca) e il futuro desolato in cui la serie si snoda.
Il numero si apre con una scena di vita da un tranquillo sobborgo inglese dei nostri tempi, ma in poche pagine capiamo che in quel villaggio il tempo si riduce alla riproposizione continua dello stesso giorno, vissuto ciclicamente con minime variazioni.
Il passaggio al "futuro", ossia al tempo normale della serie, e' improvviso, l'atmosfera cambia in pochi istanti, e la storia si dipana con buona fluidita' su questi due binari temporali che -ovviamente- vanno a convergere verso le pagine finali.
Buon numero, disegnato ed inchiostrato benissimo da Andrea Fattori e scritto (forse un po' troppo didascalicamente) da Chiaverotti.
Il finale dell'albo e' "a sorpresa", come nei migliori horror.
Brendon mi sembra stia mantenendo un livello decente, anche perche' gli sceneggiatori hanno ampia liberta' di movimento nell'inventare ed ambientare le loro storie. La copertina, molto Frankensteiniana, ha poco a che vedere col contenuto, ma sicuramente attrarra' lettori...

Barney

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