Vero, questo volume edito da Nicola
Pesce Editore non lo trovate in edicola, ma racconta un pezzo di storia
importante del fumetto italiano, la comics craze esplosa durante il
ventennio della dittatura fasciata, quando l'edicola era l'unico
luogo dove si potevano trovare fumetti. È una vicenda avventurosa,
piena di personaggi e vicende che hanno costruito le basi del fumetto
italiano del dopoguerra e che ben illustra anche l'approccio degli
editori al fumetto, generalmente basato (Mondadori notevolissima
eccezione) su una visione a breve termine, anche in senso
strettamente industriale: molte tattiche, ma pochissime strategie.
Gli autori (Fabio Gadducci, Leonardo Gori e Sergio Lama) hanno
sfruttato come punto di partenza l'archivio di Guglielmo Emmauel, al
tempo rappresentante in Italia del King Features Syndacate (quindi da
Cino e Franco a Mandrake), messo a disposizione dalla Fondazione
Franco Fossati ed esplorano le relazioni fra editoria e politica e
progetti ancora emozionanti, come quello della distribuzione
all'estero dei fumetti italiani. Ottimo l'apparato redazionale (Mimmo
Franzinelli, Ernesto G. Laura e Francesco de Giacomo), e la cura
nella realizzazione del volume (apparato iconografico, leggibilità
e, finalmente, dei bei margini dove annotare). Vale tutti i 35 €
del prezzo.
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