Molto molto interessante questo terzo
numero, che racconta il mito di Teseo, Arianne e il Minotauro e che si
dimostra decisamente ambizioso. Già in seconda di copertina,
infatti, Fabio Licari offre una puntuale presentazione dei molteplici
significati politici dello scontro fra Teseo e il Minotauro,
chiarendo efficacemente la stratificazione e profondità di
riferimenti e letture che fanno di un racconto un mito. Matteo Casali
riesce poi a costruire la vicenda in modo da far emergere
problematicità, ambiguità e molteplicità del mito. Alessio de Siena in coda all'episodio, ben completa la presentazione di Teseo. A partire dal
personaggio Minotauro/Asterione, non banale avversario dell'eroe, ma
figura a tutto tondo, vittima prima ancora che mostro assassino, al
punto che la sua fine non riesce comunque a essere un momento di
gioia. Ed ottima è la ricostruzione del famigerato arrivo di Teseo
con le vele nere spiegate al porto di Atene, che spinge il padre Egeo
al suicidio. Errore? necessità? Comunque il segno di un passaggio di
consegne fra due mondi, una discontinuità (siamo all'affrancamento
dall'egemonia cretese) più che una semplice successione dinastica.
A tutto contribuisce Maurizio
Rosenzweig, con volti finalmente lontani dallo stereotipo
hollywoodiano (grazie alle pagine dedicate agli studi per i
personaggi, ho molto apprezzato la versione malinconica di Teseo).
Un ottimo numero, efficacemente
presentato dalla bella copertina di Paolo Martinello, che si
concentra sullo scontro mostro/eroe, che magari non dà conto delle
sfaccettature proposte dalla storia, ma che cattura l'atmosfera del
combattimento.
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