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23 marzo 2012

Shanghai Devil #6 - Hotel Europe


Con Hotel Europe, ancor più che con I Ribelli del Fiume Giallo, Gianfranco Manfredi confeziona un ottimo numero due (sì: #2), con una storia solida e personaggi pieni di possibilità (al basso profilo del protagonista sono ormai rassegnato), alcuni dei quali purtroppo fatti fuori senza pietà (sembra che Ugo Pastore porti alle persone più sfortuna di John Constantine: gli muoiono tutti intorno) e illustrata in maniera egregia da Darko Perovic, in odore di Milazzo (ve lo giuro: guardare per credere. Ed è inteso in senso assolutamene positivo). Quindi, in sé questo numero è una conferma delle capacità di Manfredi e dell'impegno profuso nel progetto. Permane un problema, per così dire, architetturale, perché Hotel Europe non è il numero due ma il numero sei. Di fatto, il suo intreccio ha bisogno di pochissimo di quel che è accaduto finora, considerazione che implica la scarsa utilità dei primi cinque numeri. Davvero: perché Manfredi ha fatto sinora vagare in lungo e in largo, senza costrutto, spinto da impulsi estemporanei e narrativamente insoddisfacenti, Ugo Pastore? Come già dopo I Ribelli, attendo con viva curiosità il prossimo episodio (Sotto Ricatto): la vicenda finalmente si incanalerà secondo un progetto visibile e apprezzabile? Oppure Manfredi azzererà nuovamente tutto, per ripartire dall'inizio, con il protagonista privo di qualsivoglia piano e visione, ma comunque prontissimo a rimpinguare il suo già ricco carniere di morti ammazzati con strepitosa efficienza (la Cina del tempo di Shanghai Devil è certo un contesto ostile agli ideali pacifisti di Ugo. Be', alla terza crisi di coscienza, sorge il sospetto che il pacifismo di Ugo potesse essere o evitato o espresso in maniera meno ripetitiva)?
Comunque, ribadisco: ottimo numero. Chi abbia perso le prime cinque uscite non si preoccupi e inizi da qui.

1 commento:

Barney ha detto...

Eh, ma Perovic e' un signor disegnatore: su Magico Vento ha sempre fatto meraviglie.


Barney